L'Isola Del Drago by Jack Williamson

autore:Jack Williamson [Williamson, Jack]
Format: epub
pubblicato: 2010-01-24T22:00:00+00:00

Annuì tra sé, comprendendo quanto era accaduto. Inseguito fin laggiù, in quell'ostile e remoto angolo del mondo, da qualche ricordo insopportabile, il creatore poteva avere creato quel virus per spazzar via la propria infelicità, e aveva invece finito per consegnare involontariamente la sua nuova scienza a Messenger e ai mutanti che aveva creato. Se tutto questo era ve-ro, il laboratorio recintato e sorvegliato poteva essere l'unico mondo che il vecchio scienziato conosceva, ora, e l'arte dell'ingegneria biologica l'unico ricordo che lui aveva voluto conservare.

La verità poteva essere quella, ma in ogni caso una cosa era certa: il creatore doveva essere liberato. La drammatica situazione nella quale si trovavano coloro che lo tenevano prigioniero, pareva dimostrare che essi non erano riusciti a trovavano pareva dimostrare che essi non erano riusciti a impadronirsi interamente delle sue arti. Il vecchio scienziato aveva resistito; e pur concedendo qualcosa, di quando in quando, evidentemente si opponeva a un ulteriore sfruttamento della sua gigantesca scoperta. Il creatore doveva essere liberato, prima che i non-umani fossero riusciti a estorcergli il segreto che li avrebbe resi praticamente invincibili.

«C'è qualcosa che non va, Fallon?»

Sorpreso da quella voce profonda, si voltò e vide Van Doon alle sue spalle, nel vano della porta.

«Sta male?» disse Van Doon. «Perché non sta lavorando?»

«Nan mi ha portato questo, proprio ora.» Mostrò il promemoria, e cercò

di ritrovare la sua calma perduta. «Istruzioni, che devo leggere.»

«Per lei è la signorina Sanderson.» Van Doon pareva stranamente sgarbato, per essere un mangiatore di loto. «E sarà meglio che lei si metta al lavoro. Meglio per lei, voglio dire.» Decisamente, il suo tono secco non si adattava alla placida serenità degli altri mangiatori di loto. Dane si mise al lavoro. Per tutto il resto della giornata, e per buona parte della notte, immerso nel soffocante calore di quell'isola tropicale, lavorò

insieme agli assistenti per preparare le vasche destinate a contenere le cellule mutanti. La sua mente era ancor più occupata... a soppesare dei sospetti vaghi e delle conclusioni incerte, a tentare di immaginare la situazione attuale di Kendrew e di escogitare un piano per la liberazione e la fuga dello scienziato.

Ormai Charles Kendrew doveva essere vecchio, si disse, e forse era debole e malato come Messenger. Forse l'arresto nella creazione dei nuovi muli, due anni prima, era stato causato dalla malattia, e non dalla ribellione. Qualunque cosa fosse accaduta, Nan Sanderson stava evidentemente apprendendo l'arte della mutazione, ora, con il creatore come suo tutore. In simili circostanze, Dane capiva che c'era uno stretto limite di tempo. Con la sua intelligenza superiore e la possibile capacità di leggere nel pensiero, la ragazza mutante avrebbe appreso presto la scienza che le aveva dato vita e forma. Quando questo fosse accaduto, i non-umani avrebbero avuto ben pochi motivi per tenere in vita il creatore.

Agire con troppa precipitazione, però, avrebbe potuto essere fatale come un eccessivo ritardo. Ossessionato dal timore che un semplice errore, una parola di troppo, un gesto impulsivo, avrebbero potuto smascherarlo e spogliare d'ogni significato il suo ruolo in quel luogo

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